È USCITO SCUOLA DEMOCRATICA n. 2/203

Indice del numero 2/2023, maggio-agosto

ISBN: 978-88-15-38597-0  Annata: XIV RDF

Saggi

Diego Mesa
Il parental involvement in chiave interculturale. Un confronto europeo sul rapporto tra famiglie immigrate e scuola
SCUOLA DEMOCRATICA2/2023pp: 241-260DOI: 10.12828/107959

Vincenzo Albanese
Il registro elettronico. Usi nelle pratiche scolastiche
SCUOLA DEMOCRATICA2/2023pp: 261-280DOI: 10.12828/107960

Enrico Maria Piras Cristina Calvi Ludovica Rubini
Rendere visibile il cyberbullismo. La Roleplaying Simulation Online come metodo per studiare le interazioni prevaricanti in rete
SCUOLA DEMOCRATICA2/2023pp: 281-300DOI: 10.12828/107961

Nicola Nasi
Children’s Peer Conflict Mediation in the L2 Classroom. A Pedagogical Perspective
SCUOLA DEMOCRATICA2/2023pp: 301-322DOI: 10.12828/107962

Simone Busetti Cristina Vasilescu Giancarlo Vecchi
Didattica interattiva e giochi educativi digitali. P-Cube: insegnare la complessità delle decisioni pubbliche nelle democrazie contemporanee
SCUOLA DEMOCRATICA2/2023pp: 323-342DOI: 10.12828/107963

Note E Punti Di Vista

Antonella Polimeni
L’università verso la Quarta missione
SCUOLA DEMOCRATICA2/2023pp: 343-346DOI: 10.12828/107964

Stefano Boffo Francesco Gagliardi Tiziana Guzzo
L’innovazione nelle PMI. Un nuovo spazio per la Terza missione dell’università
SCUOLA DEMOCRATICA2/2023pp: 347-356DOI: 10.12828/107965

Carla Facchini Carlo Pennisi
La ricerca sociologica di fronte alla pandemia. Temi, metodi e reti di collaborazione
SCUOLA DEMOCRATICA2/2023pp: 357-372DOI: 10.12828/107966

Recensioni

Oscar Ricci
Druisan, M., Magaudda, P. e Scarcelli, C.M. (2022), Young People and the Smartphone. Everyday Life on the Small Screen
SCUOLA DEMOCRATICA2/2023pp: 373-374DOI: 10.12828/107967

Geraldina Roberti
Lazzarini, G., Bollani, L., Caizzo, E. e Forte, A. (2022), Prima di diventare invisibili. Prevenire a scuola il fenomeno dei NEET
SCUOLA DEMOCRATICA2/2023pp: 375-377DOI: 10.12828/107968

Antonietta De Feo
Biesta, G.J.J. (2022), Riscoprire l’insegnamento
SCUOLA DEMOCRATICA2/2023pp: 378-380DOI: 10.12828/107969
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Scuola democratica Learning for Democracy
Archivio fascicoli

Dopo anni la formazione professionale continua sembra essere al centro dell’attenzione dei decisori in Italia. Sta attraversando una stagione di trasformazioni, anche per l’avvio di una serie di nuove misure di policy, da ultimo quelle inserite nel Piano Nazionale Nuove Competenze e nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tuttavia restano irrisolte molte questioni: l’equità di accesso alla formazione aziendale; i divari delle aree Nord-Sud nella distribuzione dell’offerta formativa; la resistenza al cambiamento e alla modifica dei modelli e delle pratiche organizzative; gli effetti della pandemia sulle scelte e strategie formative aziendali.

 

Indice del numero 1/2023, gennaio-aprile

ISBN: 978-88-15-38596-3

Annata: XIV
RDF

Saggi

Roberto Angotti Giovanna Campanella Alberto Vergani
La formazione continua in Italia, tra questioni irrisolte e nuovi scenari d’intervento

pp: 5-16DOI: 10.12828/107181


Giuditta Alessandrini Valerio Massimo Marcone
Dal contrasto alla fragilità del capitale umano del paese alla focalizzazione su nuove policy di formazione continua. La sfida del PNRR
pp: 17-34DOI: 10.12828/107182

Gabriele Ballarino Stefano Cantalini
La formazione continua dei lavoratori in Italia. Il caso dei Fondi interprofessionali nell’area metropolitana milanese
pp: 35-56DOI: 10.12828/107183

Andrea Cegolon
Strengthening the Italian Continuing Vocational Education and Training System through Lifelong Learning Culture
pp: 57-76DOI: 10.12828/107184

Massimiliano Costa
Nuovi modelli eutagogici per la formazione continua. Il diritto soggettivo alla formazione e lo sviluppo dell’agency capacitante per la transizione digitale
pp: 77-92DOI: 10.12828/107185

Luca Dordit
L’universo della formazione continua in Italia tra complessità irriducibile e sistema integrato
pp: 93-112DOI: 10.12828/107186

Andrea Galimberti
La formazione continua come variabile strategica per colmare lo skill gap? Riflessioni a partire dal dottorato di ricerca
pp: 113-130DOI: 10.12828/107187

Note E Punti Di Vista

Giovanni Galvan
Ripensare il ruolo dei Fondi interprofessionali nella formazione continua
pp: 131-136DOI: 10.12828/107188

Giorgio Neglia
L’investimento in formazione continua. Il ruolo dei Fondi paritetici interprofessionali
pp: 137-144DOI: 10.12828/107189

Leonello Tronti
Diritto alla conoscenza e partecipazione cognitiva. Dalla formazione continua alla comunità di conoscenza
pp: 145-156DOI: 10.12828/107190

Emanuela Proietti
La formazione continua in Italia alle prese con la certificazione delle competenze
pp: 157-166DOI: 10.12828/107191

Out Of Issue

Orazio Giancola Adamo Lo Cicero Federica Rizzi
Le mappe delle scelte educative. Una tecnica di raccolta dei dati e le sue implicazioni di analisi
pp: 167-192DOI: 10.12828/107192

Silvia Carbone
La costruzione della partecipazione dei genitori nelle strutture scolastiche dell’infanzia
pp: 193-210DOI: 10.12828/107193

Emanuele Toscano Antonella Verduci
Pandemia e politiche scolastiche. Il caso italiano dei ‘docenti COVID’
pp: 211-228DOI: 10.12828/107194

Rassegna

Giorgio Allulli
Cinquant’anni di politiche scolastiche sotto la lente di Orazio Niceforo
pp: 229-232DOI: 10.12828/107195

Recensioni

Gabriele Pinna
Kergoat, P. (2022), De l’indocilité des jeunesses populaires. Apprenti·e·s et élèves de lycées professionnels
pp: 233-234DOI: 10.12828/107196

Marco Romito
Caroselli, A. (2022), Palestre di precarietà. Una etnografia delle pratiche conflittuali nella formazione tecnica e professionale
pp: 235-237DOI: 10.12828/107197

Anna Maria Ajello

·         Una vita per l’educazione a scuola e fuori. In memoria di Clotilde Pontecorvo

  • pp. 413-416, DOI: 10.12828/106009

 

saggi

  • Martina Colicchio, Valentina Mancini, Vincenzo Nesi, Riccardo Paramatti
  • pp. 417-441, DOI: 10.12828/106010

·         Un’analisi con sette indicatori socioeconomici per laureate e laureati triennali

  • Silvia Dell’Anna, Dario Ianes, Giulia Tarini
  • pp. 443-461, DOI: 10.12828/106011

·         Dalla dialettica universale-particolare verso una didattica plurale. Visioni, approcci e strategie per una scuola di tutti e di ciascuno

  • Domenico Carbone, Enrico Gargiulo
  • pp. 463-483, DOI: 10.12828/106012

·         Un reclutamento ‘stratificato’. I docenti italiani tra mobilità territoriale e di carriera

  • Francesco Seghezzi
  • pp. 485-506, DOI: 10.12828/106013

·         I giovani italiani tra mercato e non-mercato. Esperienze e competenze all’interno delle transizioni occupazionali

  • Nadia Crescenzo
  • pp. 507-526, DOI: 10.12828/106014

·         The Education/Learning Dilemma. The Non-Formal Dimension in European Youth Policy

  • Andrea Casavecchia
  • pp. 527-547, DOI: 10.12828/106015

·         Youth Participatory Cultures in Italy. Before and After Lockdown

 

Che fare per l’istruzione e la formazione nella prossima legislatura?

  • Luciano Benadusi, Vittorio Campione
  • pp. 549-550, DOI: 10.12828/106016

·         Che fare per l’istruzione e la formazione nella prossima legislatura?

  • Luciano Benadusi,Vittorio Campione
  • pp. 551-560, DOI: 10.12828/106017

·         Parliamo di scuola

  • Roberto Moscati
  • pp. 561-569, DOI: 10.12828/106018

·         Parliamo di università

  • Fiorella Farinelli
  • pp. 571-579, DOI: 10.12828/106019

·         Parliamo d’istruzione e formazione tecnica e professionale</

Dall’anno scolastico 2015-2016 l’Alternanza Scuola-Lavoro è stata resa obbligatoria nel secondo biennio e nell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, per 400 ore negli istituti tecnici e professionali e per 200 ore nei licei. La progettazione dei percorsi ha assunto un’articolazione triennale per meglio contribuire a sviluppare le competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale dei corsi di studi. Il presente Rapporto di ricerca illustra i risultati e un primo bilancio di attuazione di questa riforma, focalizzandosi sui punti di forza e di debolezza, sulle buone pratiche come sulle criticità emerse nei primi anni di applicazione della Legge 107 del 2015, cosiddetta “Buona scuola”. Così come riformato il sistema dell’Alternanza rappresenta un unicum in Europa: in nessun paese europeo è prevista l’obbligatorietà didattica e curriculare dell’apprendimento in contesti lavorativi per tutti i tipi e gli indirizzi di scuola superiore, compresi i licei (§ Allegato “Modelli ed esperienze in Europa”).

Le nuove complessità nella progettazione e organizzazione dei percorsi di Alternanza hanno stimolato interessanti iniziative di rete e cooperazione tra scuole e diversi soggetti del territorio che hanno tentato di sfruttare le economie di scala che si intravedono quando più istituti cooperano nei rapporti con le realtà lavorative

La programmazione di lungo termine tra istituti scolastici, imprese, associazioni di categoria, Uffici scolastici regionali e provinciali, nella prospettiva di una rete plurima di soggetti e la strutturazione di modelli di governance condivisi con più figure e ruoli sembra rappresentare una delle strategie più efficaci per garantire percorsi di Alternanza sostenibili, coerenti e di qualità. Al contempo l’alleanza formativa tra scuola, impresa e istituzioni del territorio è stata realizzata con molteplici modalità operative e forme giuridiche che implicano esiti differenti in termini di responsabilità dei partner.

La notevole eterogeneità dei modelli e delle esperienze di attuazione, con la coesistenza tra pratiche generative di arricchimento per le scuole, i docenti, gli studenti e perfino le imprese e al contempo persino le pratiche riduttive e banalizzanti costituiscono un primo segno della diffusione di una sperimentazione capillare dal basso, che ha generato una vasta mole di esperienze e di percorsi.

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