STORIE DA CONOSCERE E RACCONTARE: “Nessuno è diverso” di V. Polchi

a cura di Paola Benadusi Marzocca (esperta di letteratura giovanile per ragazzi)

Con ironia e leggerezza il giornalista Vladimiro Polchi nel suo libro, NESSUNO E’ IMPERFETTO – LA RIVINCITA DEI DIVERSI (De Agostini, pp. 223, € 14,90), racconta la storia di trenta personaggi del passato e contemporanei che hanno saputo accettare i loro difetti, le loro imperfezioni trasformandoli in “altrettanti punti di forza”, “in fantastici superpoteri “. L’autore parte dal concetto che “la perfezione non esiste, siamo tutti diversi, siamo tutti speciali…”. Fin da bambini infatti è bene comprendere che niente è facile, ma anche il dolore e la sofferenza fanno parte della vita e non impediscono un lieto fine, anzi a volte sono la molla che aiuta a raggiungerlo. Quindi niente sentimentalismi, occorre cambiare la percezione degli adolescenti nell’impatto a volte drammatico con la realtà e in questo momento storico non è impresa da poco. Occorre vitalità, parecchio ottimismo e forza di volontà. E, soprattutto, possedere una sana insofferenza verso luoghi comuni e schemi precostituiti nell’ambito scolastico come nel complesso e conflittuale rapporto fra generazioni diverse, in particolare fra genitori e figli.

Certe sciocchezze che ragazzi e ragazze possono compiere spesso mascherano percorsi interiori di disagio e malessere. In passato per esempio poco o niente si sapeva della dislessia, tanto meno che non è una malattia o una disabilità, ma “un altro modo di pensare: un percorso diverso attraverso cui realizzare i propri sogni”, come spiega l’autore. La giovinezza di Agatha Christie per esempio fu assai travagliata. Dopo un’infanzia felice nella grande casa di famiglia senza andare a scuola, tra istitutrici e animali domestici, che sono sempre una grande risorsa per i bambini, la sua vita cambiò improvvisamente per la morte del padre. L’impatto con la scuola fu difficilissimo, tutto le pareva incomprensibile. Non riusciva a scrivere rapidamente, né tanto meno a leggere, ma da grande è divenuta “la più famosa autrice di gialli della storia.” E come lei Albert Einstein. “La sua teoria della relatività e la sua vita sono talmente celebri da averlo trasformato in sorta di STAR MONDIALE,” scrive Polchi. Perché allora lo ritroviamo nella carrellata degli imperfetti? Albert non era stato un bambino precoce, anzi assai lento tanto che ha cominciato a parlare tardi e a leggere a nove anni. Oggi si dice che fosse dislessico e avesse la “sindrome di Asperger”, caratterizzata dalla difficoltà di comunicare con gli altri e inserirsi tranquillamente nel contesto in cui vive. Anche Susanna Tamaro, scrittrice famosa, da bambina ha sofferto di vari disturbi psicologici sentendosi, come lei stessa scrive, inadeguata e colpevole per non essere normale. In realtà lei era speciale, solo affetta dalla sindrome di Asperger, che, a quanto pare, come la dislessia, contraddistingue a volte personaggi geniali.

Il merito di questo libro è quello di affrontare mettendoli in risalto anche temi scottanti, come l’omosessualità, il razzismo, handicap fisici gravi. Simona Atzori nasce senza braccia, ma riesce ad emergere scegliendo la danza e la pittura con la bocca e con il piede. E che dire di coloro come Steven Spielberg? “La sua è la storia di un riscatto e di un successo inatteso.” La sua adolescenza è stata un sentiero irto di ostacoli essendo ebreo e dislessico. Ma Spielberg riuscirà a diventare uno dei registi e produttori più conosciuti al mondo. L’esempio più suggestivo è quello di Omero; “il poeta dei poeti” era cieco, una condizione sacra nell’antichità, perché predisponeva all’intuizione profetica ed è colui che nell’”Iliade” e nell’”Odissea” ha creato figure di re, regine, principi e principesse, schiave, guerrieri, semidei, indovini, che sono “incarnazione dell’ideale della perfezione umana.” La lista può continuare all’infinito partendo dal presupposto che tutti hanno diritto alla loro porzione grande o piccola di felicità anche se questa non è sempre a portata di mano, di testa, di nascita.